MANIFATTURA
In generale qualsiasi tipo di attività consistente nella trasformazione di materie prime in prodotti finiti (manufatti). Nel linguaggio corrente, e anche in quello degli economisti, suoi sinonimi sono anche settore manifatturiero o industria manifatturiera. I significati che il termine assume nel linguaggio degli storici sono invece di due tipi: uno più largo e uno più specifico. Nel senso più largo il termine indica ogni forma di attività industriale svolta senza tecniche perfezionate e senza l'uso di macchine nelle epoche che precedono la rivoluzione industriale comprendendo ogni tipo di organizzazione assunta dalla trasformazione di materie prime in prodotti finiti: dall'attività mineraria alla produzione artigianale, all'industria a domicilio, a tutti i tipi di protoindustria. L'eccessiva ampiezza, e talora genericità, del termine in tale accezione è evitata da quegli storici che con manifattura intendono una particolare forma di organizzazione caratteristica dell'economia prima dell'età industriale contemporanea: un'attività svolta in forma accentrata, basata su una divisione del lavoro ancora immatura e con l'uso di tecnologie elementari. In questo caso, quindi, il termine manifattura non comprende l'attività artigianale (di un fabbro, di un calzolaio, di un fornaio ecc.), o l'industria rurale, o l'industria delle costruzioni, o quella mineraria, ma comprende, per esempio, le fasi della lavorazione tessile svolte in forma accentrata (come la tintura), o imprese di tessitura organizzate anch'esse in forma accentrata (frequenti nel Settecento), oppure manifatture come quelle francesi, fondate a partire dalla metà del Seicento per intervento del potere pubblico, e soprattutto per volontà di Colbert, nei settori delle porcellane, della seta, delle tappezzerie, del vetro. Con questo significato più specifico la parola manifattura è adoperata anche per quelle imprese di palazzo che compaiono nelle civiltà antiche e anche in quella cinese, bizantina, araba.
P. Malanima